Una stoppata per Teramo Alta

TERAMO – Battuta d’arresto per il Piano Integrato di Teramo Alta. La questione delle opere previste nel piano integrato (che preveda impianti sportivi, un campo da golf e una struttura ricettiva) è approdata in Consiglio comunale sollecitata dal consigliere della Lista “Città di Virtù“ Valdo Di Bonaventura che sull’avanzamento dei lavori ha chiesto spiegazioni all’amministrazione comunale. A spiegare che c’è un momento di riflessione da parte dell’impresa proponente è stato l’assessore all’Urbanstica, Corrado Robimarga, puntalizzando che mancano le certezze economiche e che pertanto i progetti avanzati sarebbero in una fase di stop. Ad approdare in Consiglio comunale convocato sul Question Time anche i problemi del commercio legati all’abusivismo. Un problema segnalato dal consigliere Ezio Torelli che ha messo in evidenza la presenza in centro storico di numerosi ambulanti che propongono la vendita di prodotti ortofrutticoli addirittura “porta a porta”, citofonando presso alcune abitazioni per promuovere le offerte applicate sui prodotti. “Un modo di fare scorretto – ha spiegato Torelli – e che per di più si avvale di lavoro minorile irregolare e solleva un problema riguardo la tracciabilità dei prodotti”. Torelli ha chiesto dunque di applicare le nuove norme regionali che prevedono pene più severe come il sequestro della merce e del mezzo. Una promessa, quella di controlli più puntuali e rigorosi, fatta anche dall’assessore al Commercio, Mario Cozzi. Nell’assise civica è arrivata invece la polemica sulla nomina del direttore generale della Asl, sollevata dal consigliere dell’Udt Milton Di Sabatino ha evidenziato di non gradire il fatto che sia aquilano. E ancora: “Il nuovo manager ha dichiarato che il suo incarico non ha radici politiche ma meritocratiche – ha dichiarato Di Sabatino – dobbiamo sottendere che Teramo capoluogo non è capace di esprimere figure altrettanto meritevoli e che sia ancora una volta città di conquista?”. A rispondere in merito è stato il sindaco Maurizio Brucchi, anche in qualità di massima autorità sanitaria, che incontrerà il manager Giustino Varrassi proprio domani: “Posso comprendere e in qualche modo condividere le perplessità campanilistiche, ma il fatto che il nuovo direttore non sia teramano non pregiudica nulla. Credo sia doveroso dargli il tempo e la possibilità di lavorare serenamente sui problemi della sanità teramana e finora le premesse mi sono sembrate positive”.